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CICLO DI PRODUZIONE

I° FASE | ESTRAZIONE - CLICCA QUI PER SCOPRIRE

A) Realizzazione piazzale di lavoro con le relative piste di servizio,
previ bagnamento dell’ area d’ intervento
B ) Attività di scotico , (rimozione degli strati superficiali del terreno,
laddove presente 😉 effettuato con ruspa o escavatore
previ bagnamento dell’ area d’ intervento ove fosse necessario
C ) Conservazione in situ del suolo pedologico e dei materiali di risulta che saranno
progressivamente accantonati e protetti per il successivo reimpiego in fase di recupero
dell’area ;
D ) Perforazione (eseguite ad umido); e taglio di materiali a consistenza lapidea di natura
calcarenitica mediante l impiego di mezzi meccanici,
D1) Profilatura delle sezioni di scavo
E ) Trivellazione per sbozzatura o prima profilatura in blocchi di forma
parallelepipeda, eseguite ad umido
F ) Distacco /Discaggio blocchi di pietra ove presenti lesione profonde previ
bagnamento della parte interessata ; I frammenti litoidi provenienti dalle sbozzatura ,profilatura ,disgaggio verranno successivamente disposti, in maniera ordinata, al piede dei fronti di cava e nelle depressioni che si produrranno in fase di estrazione, mentre il suolo pedologico verrà risistemato sulle berme di coltivazione in modo da favorire il reimpianto della vegetazione e il recupero ambientale dell’area
G ) Formazione e stoccaggio dei blocchi . La costituzione in loco di piccoli accumuli di blocchi lapidei sarà di durata molto ridotta in quanto il materiale estratto verrà portato fuori cava nel volgere di pochi giorni.
H ) Caricamento dei blocchi su idonei autocarri e trasporto fino al laboratorio
per le successive lavorazioni ;previ bagnamento delle piste di transito interne
(vedi foto allegate) e delle materie prime da trasportare
I ) I frammenti non utilizzabili verranno successivamente disposti, in maniera
ordinata, al piede delle scarpate.
L ) Lungo la linea più interna di ogni ripiano, al piede della scarpata adiacente, sarà realizzato un canale di drenaggio in terra battuta in cui confluiranno sia le acque della scarpata che quelle del ripiano;l’acqua raccolta dai canali di drenaggio sarà uniformemente distribuita sul grande ripiano orizzontale alla base della cava, in modo da prevenire sia fenomeni di impaludamento che di ruscellamento;
M ) Trasporto blocchi di pietra dalla cava al laboratorio ,mediante l’ utilizzo di
camion ,per le successive fasi di lavorazione .
N) Durante il ciclo delle lavorazioni al fine dell’ abbattimento delle polveri viene impiegata
Una cisterna completa di ugelli per rendere il terreno umido prima di qualsiasi movimentazione .

DESCRIZIONE DELLA I° - CLICCA QUI PER SCOPRIRE

A ) Scarico blocchi di pietra in laboratorio all’interno dello stabilimento,
mediante l’utilizzo di una gru gommata. Gli stessi saranno posizionati in
apposito DEPOSITO ,su terra battuta previ bagnamento sia della pista
interna che dello stesso deposito
Successivo
B ) Spostamento (avvicinamento) blocchi dal deposito agli impianti di segagione per
mezzo di un escavatore ( interno al laboratorio previ bagnamento della pista)
Successivo
C ) Caricamento sui carrelli dei 3 impianti di segagione mediante l’utilizzo di
Gru gommata con relativi cavi d’ acciaio , previ bagnamento della pista .
D ) TAGLIO dei BLOCCHI x mezzo d’ impianto con disco gigante da mt 3.5 o
di un impianto a filo diamantato; tutti alimentati a corrente elettrica e acqua per il
raffreddamento dell’utensile ,da questo I° taglio si ricavano o lastre o masselli.
Successivo
E ) Scarico Carrelli delle lastre o masselli dall’ impianto di segagione con Gru
gommata con relativi cavi d’ acciaio al deposito temporaneo,
previ bagnamento della pista interna .
Successivo
F ) Movimentazione lastre o masselli
(all’interno del laboratorio previ bagnamento della pista) mediante l’utilizzo di
pinza manuale collegata ad una pala gommata o al bisogno a un muletto .
Gli stessi saranno sistemati sui banchi in orizzontale per le successive lavorazioni
Dopo questo fase il prodotto puo’ trovare si una forma definitiva tipo la mattonella
che e’ pronta per la consegna ; oppure si puo’ ricavare un semilavorato
(tipo davanzale, blocchetto per opere scultoree , oggettistica,cordolo per marciapiede)
che necessita’ di passare dal laboratorio per essere rifinito.

II° FASE | RECUPERO

L’intento di mantenere il più possibile inalterate le caratteristiche paesaggistiche del luogo ha portato alla scelta di recuperare alcuni elementi caratteristici dell’area di intervento,
1. RICOLLOCAZIONE STERILE,
2. SISTEMAZIONE TERRENO VEGETALE: La ricollocazione del terreno vegetale e degli scarti di cava su ogni ripiano ed i successivo impianto vegetazionale consentiranno il rimodellamento dei fronti di cava, la riqualificazione dell’intera superficie e la restituzione alle attività agro-forestali, ricomponendo un contesto paesaggistico e ambientale di pregio, previa bagnatura dell’ area d’ intervento
3. RIVESTIMENTO delle scarpate e dei ripiani con essenze vegetali endemiche
della zona (vedi foto allegata )
4. PIANTUMAZIONE ARBOREA nelle aree di cava e nel piazzale bagnamento e
successiva annaffiatura (vedi foto allegata )
5. ALCUNI BLOCCHI di materiale lapideo, appositamente messi da parte,
saranno distribuiti in maniera casuale in mezzo al verde di sistemazione finale, in modo da
richiamare, insieme alla roccia che continuerà ad affiorare sui fronti di cava, il paesaggio originaria anche nelle componenti cromatiche.

DESCRIZIONE DELLA II° FASE

A ) FINITURA MANUALE , che puo’ essere o
 LUCIDATURA MANUALE tramite cere o autolucidanti o mole abrasive montate su utensili elettrici portatili (lucidatrice manuale).
 BOCCIARDATURA MANUALE con bocciarda al widia montata su martello alimentato con aria compressa essiccata .
 PUNTA DI SCALPELLO ,eseguita con mazzetta e scalpello.
 LEVIGATURA a grana fine ,eseguito con mole abrasive o diamantate , montate su smerigliatrice elettrica o a batterie .
 SCULTURA eseguita maggiormente con attrezzi manuali, subbie , sgorbie , gradine ,scalpelli, unghiette ect. pennino per scrittura
Alimentati con martelletto ad aria compresa essicata .
Tutte queste operazione vengono eseguite su banco aspirante ove le polveri e
i fumi sono aspirati attraverso il piano d’ appoggio realizzato in lamiera zincata forata.
(vedi scheda allegata )
B ) Impianto di GRANIGLIATRICE a tappeto automatica per il trattamento delle
superfici dei materiali da lavorare, con la quale si ottiene un irruvidimento
superficiale secondo necessità e con aspetto superficiale simile al trattamento
di anticatura, fiammatura o bocciardatura.L’impianto acquistato nel 2015 e’ dotato
d’impianto di aspirazione delle polveri e dell’ abbattimento al rumore si rimanda
alla scheda tecnica allegata
C ) Impianto LUCIDATURA o RESINATURA
non esistono nel ns laboratorio linee di lucidatura O impianto automatico
per la resinatura sottovuoto o a immersione delle lastre di pietra locale
rotte e/o fessurate.
D ) Carico e scarico prodotto finito mediante l’utilizzo di fasce in poliestere
Ove necessita previa bagnamento della pista interna
E ) Stoccaggio del prodotto finito“ area di merce pronta da consegnare “
movimentazione pedane con muletto;ove necessita previa bagnamento
della pista interna
F ) Trasporto prodotti presso clienti
La Ns azienda non effettua di questo servizio .

PAVIMENTAZIONE URBANA

S.I.E.L. a Lazzaro è specializzata nella produzione di arredamento urbano e civile in pietra, e fornisce alla clientela valide soluzioni per la pavimentazione sia esterna che interna.
Per la realizzazione di splendide pavimentazioni urbane l’azienda impiega la pietra reggina, estratta a Motta San Giovanni: più chiara ed elegante del porfido, la pietra reggina è l’ideale per la produzione di rivestimenti esterni e pavimentazioni stradali.
Inoltre, è utilizzata per la creazione di cordoli di marciapiedi, blocchi frangiflutti per lungomare, muraglioni e colonne divisorie.

ARTE SACRA E ARREDI PER INTERNI

Pietra Reggina del tipo calcarenite a briozoi, senza inclusioni di materiale ferroso compatta, dotata di alta resistenza alla compressione, alla trazione, alla rottura, all’usura e all’urto; durevole nel tempo e non geliva, praticamente insensibile alla salsedine, all’umidità e alla luce.
Definizione petrografica: Calcarenite (biospartite ibrida, eterometrica a componente arkosica).
Composizione mineralogica: Quarzo, plagioclasi, feldspati potassici (microclino) muscovite, biotite, calcite spatica (cemento) e calcite organogena (fossili)
Massa dell’unità di volume: 2.660 – 2.770 kg/mc
Porosità assoluta: 0,40-1.85
Porosità apparente: 0,40-1,60
Coefficiente di imbibizione: 0.038 – 0,16
Resistenza alla compressione: 1.150 – 1.745 kg/cmq
Resistenza alla trazione. 68,52 – 88,40 kg/cmq
Resistenza all’urto (tenacità): 22 – 31 cm
Prova di usura al getto di sabbia : 0,65 – 0,78 g
Carico di rottura
-pietra naturale: 1478 daN/cmq
-pietra imbibita: 1203 daN/cmq
-pietra dopo gelo: 1016 daN/cmq
Resistenza all’acqua di mare:
-classe granulometrica: >63 mm

In Siel potrai effettuare richiedere 

ARREDI ARTE SACRA BALAUSTRE CAMINETTI COLONNE

FONTANE SCALE SEDILI SFERE

SFONDI TARGHE TAVOLI VASI