Alle pendici dell’Aspromonte, nel territorio di Lazzaro, frazione del comune di Motta San Giovanni, si cela un patrimonio geologico e storico di inestimabile valore: le cave della cosiddetta “Pietra di Lazzaro”, nota anche come Pietra Reggina o Grigio di Calabria. Questa roccia calcarea, dalle sfumature che vanno dal grigio chiaro all’azzurrino e spesso arricchita da inclusioni fossilifere, ha plasmato il volto dell’architettura e dell’arte nel sud Italia per millenni, lasciando un’impronta indelebile su monumenti e manufatti.
L’utilizzo della Pietra di Lazzaro affonda le sue radici nella più remota antichità. Già in epoca greca, il promontorio di Capo dell’Armi, vicino a Lazzaro, era conosciuto come Leukopetra Akroterion (promontorio di pietra bianca), a testimonianza dell’importanza di questa risorsa

Nel corso dei secoli, la Pietra Reggina è stata impiegata innumerevoli volte, dall’edilizia civile all’arredo urbano, dai dettagli architettonici alle opere d’arte.